Bagno di folla sabato 1 febbraio a Villa Piccolo per la conferenza intitolata “Vittorio Sgarbi incontra Lucio e Casimiro”. Il critico d’arte ha parlato per oltre un’ora e mezza del contributo dato dai Piccolo alla cultura italiana e ha presentato il suo ultimo libro “Il tesoro d’Italia”, edito da Bompiani.
Già nel 1996 Sgarbi dedicò una puntata della sua rubrica “Sgarbi quotidiani” in onda su Canale 5 (e proiettata dopo tanti anni il 1° febbraio) a Lucio e Casimiro Piccolo, raccontando le atmosfere della Villa di Capo d’Orlando e il contributo dato dai due fratelli alla cultura italiana. Il critico d’arte è tornato dopo tanti anni nella Villa di Capo d’Orlando, per riprendere un filo mai interrotto, che oggi grazie alla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella diviene anche occasione per lanciare una nuova sfida culturale.
Nel volume “Il tesoro d’Italia” Sgarbi sottolinea come l’Italia sia un Paese ricco, abbia un tesoro di inestimabile valore e sia un tesoro diffuso, capillare, democraticamente disperso ogni due chilometri quadrati del suo suolo. Ma gli italiani non sanno di averlo, questo tesoro. E, non sapendolo, lo sciupano. Vittorio Sgarbi ne compone una mappatura attenta, precisa, di villaggio in villaggio. Oltre 40 artisti, alcuni notissimi, molti pochissimo noti, delle vere e proprie scoperte. Tutti tesori che Sgarbi perlustra e racconta. Ne esce non solo una “cartografia del cuore” ma una ragionata e cronologica storia dell’arte, come mai è stata raccontata, che in questo volume si sofferma sui secoli XI, XII, XIII, XIV. “Il tesoro d’Italia. La lunga avventura dell’arte”, dunque, è strumento per chi vuole conoscere il nostro Paese, per chi vuole conoscere l’arte, per chi vuole, semplicemente, ad apertura di pagina, decidere di vedere quale tesoro si “nasconda” dietro l’uscio della propria casa. Un luogo, Villa Piccolo, ideale per la sua presentazione.